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I quattro reggitori e la forza magica della natura



Spesso sono i principi appresi sin da bambini, i comportamenti accettati da famiglia e ambiente che guidano le nostre azioni di adulti. Lo facciamo in modo automatico e e per lo più inconsapevole.


Per fortuna non sempre è così, anzi proprio quando siamo spinti a fare qualcosa di diverso, magari anche di "strano", secondo il nostro punto di vista accettato; sì, proprio in quel momento, proviamo una sensazione benessere, un'emozione che ci allarga lo stomaco e toglie i paraocchi:


proprio in quel momento scopriamo di essere in grado di creare qualcosa di originale, a cui non avremmo mai pensato in circostanze routinarie.


È il nostro cuore a parlare, la nostra essenza!


C'è chi la chiama anima, chi mente elevata, chi spirito: fate voi, purché l'ascoltiate e la facciate rivivere come quando eravate bambini e era naturale sentire dentro cosa seguire e dove curiosare.


Il bambino fa le cose perché le sente interiormente e parla con il cuore, infatti le sue azioni e le sue parole sgorgano dal proprio intimo come acqua sorgiva; non dalla convenienza del momento ...

... altrimenti eviterebbe di certo azioni per cui potrebbe essere punito dai propri genitori, no?


Anche Giordano Bruno ha trattato nel suo libro "Il sigillo dei sigilli" la questione, ovviamente in modo un po' complesso ma diretto e geniale.


È interessante riflettere su quali siano, secondo il nostro saggio, i “quattro reggitori” interni delle azioni umane, ovvero l’amore, l’arte, la matematica, la magia.


Sarà proprio per questo che anche da adulti hanno una tale forza di meraviglia su di noi? Provate solo a pensare quanto ci attragga l'idea di amore, oppure la bellezza di un luogo che riteniamo "magico", del resto un incontro importante si dice che è magico, così come un momento o un quadro, e via dicendo...magico!

Vediamo cosa ci dice in nostro caro Giordano Bruno nel suo lavoro teorico, cosa sono secondo lui le caratteristiche di questi reggitori interni.


L’AMORE è così potente da generare tutte le cose, da “vivificare ciò che è morto”; ci insegna chi siamo noi, chi sono gli altri, ci unisce a Dio.

Tutto è retto dall'amore, come negarlo!


L’ARTE, che per essere perfetta non deve seguire la logica del calcolo, non ha bisogno di ragionamento, ma deve imitare la natura, “sia perché noi agiamo a somiglianza della natura, sia perché la natura agisce insieme con noi”.

Quando c’è arte?

Quando l’azione è connessa con la natura di chi agisce, dell’uomo che produce. Non però un uomo qualsiasi, piuttosto un uomo che debba essere tutt’uno con l’anima del mondo.

Dato che l’essenza del mondo è in ogni cosa, anche la più semplice e piccola, ne consegue che è possibile scorgere il mondo ovunque, ovviamente anche in noi.


Anche la MATEMATICA, secondo Giordano Bruno e vari saggi antichi, contribuisce all’opera dell’animo: “la matematica ci insegna ad estrarre dalla materia, dal movimento e dal tempo” per arrivare alle idee, è così che si diventa intellettivi e contemplativi. Parlate con qualche matematico e vi accorgerete di quanto sia vero.


LA MAGIA ha come intermediario proprio la matematica ed è a metà tra fisica e metafisica. Secondo Bruno ce ne sono due tipi: la prima, tipica dei maghi disonesti, è una forma negativa perché mortifica il legame con la natura e spinge l’uomo a qualcosa di diverso da sé, di peggiore o animalesco; la seconda invece acuisce le capacità umane, i sensi, li sostiene e guarisce, proprio perché sostenuta dal demone meraviglioso dell’amore, quindi avvicina allo spirito, alla divinità e è diretta al bene.



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